In ricordo di Emilio Burattini (1937-2023), tra i fondatori della facoltà di scienze matematiche fisiche e naturali di Verona

  dal 16/10/23 al 27/10/23

Il ricordo di Francesca Monti, docente di Fisica nel dipartimento di Informatica

Emilio Burattini prese servizio come professore ordinario di Fisica nella Facoltà di Medicina e Chirurgia del nostro Ateneo nel 1991 quale vincitore di una delle ultime tornate dei concorsi nazionali. Fu subito in prima linea al fianco del professor Gino Tessari per fondare la Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali, che prese avvio nell'anno accademico 1993/1994, rettore il professor Mario Marigo, con il corso di laurea in Informatica e con il primo corso di laurea in Biotecnologie d'Italia, entrambi quinquennali secondo il vecchio ordinamento. Nella sua prolusione per l'inaugurazione di quello stesso anno accademico, il 3 dicembre 1993, con la brillantezza che gli era caratteristica, parlò della Luce di Sincrotrone, "la cenerentola diventata regina".

E non poteva essere diversamente. Emilio Burattini fu un pioniere delle ricerche con Luce di Sincrotrone in Italia nei Laboratori Nazionali di Frascati dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. Il suo nome è legato prevalentemente ad attività di ricerca in ambito biomedico, ma non solo. A Frascati fu responsabile dal 1985 al 1993 del laboratorio denominato PWA (Project Wiggler Adone), dotato del primo magnete europeo di tipologia wiggler per l'estrazione di radiazione nella regione dei raggi X che lui stesso aveva contribuito a costruire. Nel maggio 1993 l'anello di accumulazione Adone (acronimo per "grande Anello di Accumulazione") fu definitivamente spento per lasciare il posto ad un altro anello, Dafne (Double Annular Phi-factory for Nice Experiments), e, negli anni successivi, Emilio Burattini coordinò la realizzazione di un nuovo laboratorio, Dafne-Luce, con il primo canale di luce di sincrotrone nell'infrarosso in Italia, tra i primi al mondo. Qualcuno ancora ricorda che il test di tenuta meccanica della finestra di diamante, destinata a separare e proteggere la parte in ultraalto vuoto direttamente a contatto con l'anello dalla parte in alto vuoto a contatto con gli apparati sperimentali, fu efettuato proprio qui a Verona, a Ca' Vignal, quando gli ampi spazi ancora liberi lo consentivano: "il prof", come lo chiamavamo, portò qui tutti i pezzi e gli strumenti necessari e la linea fu interamente ricostruita. Riuscì a conciliare le responsabilità del laboratorio di Frascati con il suo ruolo di professore ordinario a Verona, che svolse senza risparmiarsi, fino al pensionamento, avvenuto nel 2008.

Appassionato docente di Fisica, all'epoca dei corsi di laurea quinquennali si adoperò per allestire i due laboratori didattici per gli insegnamenti di Fisica I e Fisica II, che poi, purtroppo, furono smantellati. Fu preside di Facoltà dal 2003 al 2006 e, negli anni precedenti, delegato del rettore alla Sicurezza. Quando ancora non era così usuale parlare e occuparsi di terza missione, con lui prese avvio fin dalla prima edizione la partecipazione del nostro Ateneo alla competizione del premio Start-Cup Veneto. Grazie a un progetto da lui coordinato, finanziato dalla Fondazione Cariverona, fu acquistato uno spettrometro nell'infrarosso particolarmente performante accoppiato a un microscopio per la caratterizzazione di materiali mediante micro-spettroscopia infrarossa, tuttora attivo nel Dipartimento di Informatica. Fu sempre lui, con un progetto Grandi Attrezzature di Ateneo, ad acquisire uno spettrometro Raman ad alte prestazioni destinato a completare le potenzialità della ricerca in Ateneo nell'ambito della spettroscopia vibrazionale. Resta indimenticabile, per chi in quegli anni faceva parte della Facoltà di Scienze, il congresso della Società Italiana di Fisica da lui organizzato a Verona dal 23 al 28 settembre 1996. Proprio in occasione di quel congresso fu inaugurata l'aula magna di Ca' Vignal 2, ora intitolata alla memoria del professor Tessari, che ospitò Antonino Zichichi. La cena sociale a Villa Arvedi fu da lui voluta anche come momento di partecipazione e di condivisione per i membri della facoltà. I partecipanti al congresso poterono ascoltarlo suonare la batteria con la Storyville Jazz Band in occasione della serata jazz organizzata al Club Campidoglio. Era un uomo eclettico, pieno di vita e di energia.

Se n'è andato lo scorso 8 agosto lasciando tanti ricordi a un numero incalcolabile di persone e il segno indelebile della nascita delle attività di ricerca, didattica e terza missione in ambiti scientifici che fino al 1993 erano stati del tutto assenti dal panorama veronese.

 

Foto per gentile concessione dell'INFN

Referente
Francesca Monti

Dipartimento
Informatica

Organizzazione

Strutture del dipartimento

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