Le attuali tecnologie per la Realtà Aumentata in occhiali e caschetti richiedono consideravoli dimensioni, peso, costo e frequenti ricariche che ne riducono l’usabilità. Questo perché connettività, cattura ed elaborazione delle immagini, calcolo della posizione, orientazione e direzione richiedono potenza di calcolo ed elevati consumi energetici.
Il sistema multi-antenna brevettato dall’azienda partner permette di costruire una nuova generazione di occhiali intelligenti che forniscono funzionalità di Realtà Aumentata con hardware meno complesso e minori esigenze di comunicazione ed energia. Essi permetteranno a chi li indossa di individuare sorgenti radio nelle vicinanze che indicano oggetti di interesse come persone e articoli commerciali. Questo tipo di tecnologia radio è già uno standard in Bluetooth Low Energy, iBeacon di Apple e Eddystone di Google.
Questo progetto si propone di sviluppare le tecnologie elettroniche per dispositivi a basso costo, ridotte dimensioni e basso consumo da integrare in maniera non-invasiva in normali occhiali. La metodologia di ricerca seguirà due strade. Da un lato, un prototipo reale verrà costruito a partire da componenti presenti sul mercato. Dall'altro, una piattaforma di simulazione completa verrà creata per riprodurre il comportamento della versione finale dell'occhiale.
A questo scopo, l'Università di Verona svilupperà il primo simulatore che integra modelli digitali, analogici, propagazione radio e comunicazioni evitando di dover ricorrere a diversi strumenti di simulazione.
La piattaforma di simulazione verrà usata per 1) l'esplorazione dello spazio di progetto (ad esempio, trovare la piattaforma hardware ottimale, scegliere i protocolli di rete, ottimizzare la componente radio) per giungere ad una configurazione pronta per la produzione e 2) integrare il prototipo con modelli dei componenti non ancora sviluppati in un'ottica "model-in-the-loop" per realizzare un dimostratore convincente per possibili investitori.