Abstract: A cavallo tra gli anni sessanta e settanta ci sono stati tentativi di definire "un" linguaggio di programmazione "totale", che si sarebbe imposto come unico, rendendo tutti gli altri obsoleti. Esempi di questi tentativi sono PL/I (IBM, 1965), Ada (USA DoD, 1980), ma anche i linguaggi estensibili dei primi anni settanta. Ripercorreremo alcuni momenti di quella vicenda, cercando di comprendere alcuni dei motivi che rendono impraticabile il (mito del) linguaggio totale. Che, anzi, è dannoso. La molteplicità dei linguaggi di programmazione è “il contrario di una maledizione”. È “un dono e una benedizione al di là di ogni immaginazione” (G. Steiner, Errata, 1997).
Il Prof. Martini è uno dei massimi esperti nazionali di didattica e storia dell’informatica. A mia conoscenza è il solo professore di informatica (INFO-01) che possa tenere un seminario su tale tematica.
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