Marie Curie 2017

Marie Curie 2017
  domenica 5 marzo 2017
Informatica è uno dei tre dipartimenti  dell’università di Verona ad aver ricevuto una borsa Marie Curie nel 2017.

La Commissione Europea finanzierà il progetto di ricerca CuMiN (Currents and Minimizing Networks) che sarà svolto da Annalisa Massaccesi con la supervisione scientifica di Giandomenico Orlandi, ordinario di Analisi Matematica del dipartimento di Informatica.
 
Annalisa Massaccesi è esperta di Teoria Geometrica della Misura e PDE. Ha studiato all’università di Pisa e alla Scuola Normale Superiore  (relatore Giovanni Alberti) e ha lavorato come postdoc all'università di Milano con Enrico Valdinoci e all'università di Zurigo con Camillo De Lellis.
 
Nel progetto di ricerca CuMiN (MSCA-IF-2016) si vogliono utilizzare le correnti e altri strumenti di Teoria Geometrica della Misura per modellizzare oggetti singolari che non possono essere rappresentati per mezzo di sottovarietà classiche. In particolare Annalisa Massaccesi si occuperà di network minimali 1-dimensionali (problema di Steiner, problema di irrigazione, problemi di trasporto ottimo ramificato), regolarità al bordo di superfici minime generalizzate ed altre proprietà fini di correnti normali ed intere.
 
“Si tratta del secondo progetto Marie Curie ottenuto negli ultimi quattro anni dalle aree di ricerca in Matematica del nostro dipartimento e costituisce un notevole riconoscimento alla continuità dell'eccellenza e attrattività a livello internazionale di queste aree –  dichiara Giandomenico Orlandi.
Il progetto di ricerca riguarda problemi classici e moderni di ottimizzazione di sistemi di curve e superfici, abbraccia questioni teoriche profonde di regolarità delle soluzioni, ed applicazioni di stringente attualità a problemi di trasporto ottimo in economia, biologia e scienza dei dati.  L'ampiezza delle collaborazioni previste farà transitare a Verona i maggiori talenti a livello mondiale della prestigiosa scuola italiana di Calcolo delle Variazioni, con notevoli ricadute e benefici sulla qualità della ricerca di ateneo”. 
 

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